Vi proponiamo il nostro primo manzo della mandria meticcia cresciuto e ingrassato al pascolo. Abbiamo fatto questo tentativo solo con un capo quest’anno. Solitamente i nostri capi rimangono al pascolo fino alla fase del finissaggio che viene fatta in stalla e dura circa 3 mesi.
Vi racconto nel dettaglio come è stato allevato.
Come tutti i vitelli, una volta nati, è rimasto al pascolo con la madre fino allo svezzamento, che avviene al sesto mese di età. Lui è nato a fine marzo 2012 ed è rimasto con la madre che lo allattava durante la fine della primavera e l’estate.
È stato svezzato a settembre 2012, insieme al suoi compagni. I giovani vitelli, quando sono allontanati dalle madri, sono disorientati e impauriti.
Per calmarli e renderli nuovamente sicuri li mettiamo in un recinto. Durante questo periodo di confinamento, che può durare circa tre settimane, i vitelli imparano a fidarsi di Antonio, il nostro vaccaro, e conoscono il mangime fatto in azienda con cereali e favino schiacciati.
Questo è uno strumento utilissimo per chiamarli e per creare un rapporto di fiducia con la giovane mandria.
Quando siamo sicuri che sono tranquilli e vediamo che il gruppo è coeso, li rimandiamo al pascolo.
In questo caso il nostro vitello ha passato due autunni e una primavera intera a brucare l’erba fresca ed è stato chiuso in stalla durante due inverni e un’estate.
Il nostro manzo è rimasto all’erba fino a 1 settimana prima della macellazione. Lo abbiamo scelto perché era un bel capo. Ha poco più di 25 mesi ed è sicuramente maturo e pronto per la macellazione. Abbiamo preferito aspettare un paio di mesi in più per essere sicuri del prodotto anche se il suo peso lo aveva già raggiunto. Normalmente i vitelloni degli allevamenti intensivi sono macellati tra i 16 e i 18 mesi.
Credo che l’ingrasso ad erba sia un pò più lento ma le qualità nutritive della carne sono superiori per l’alto contenuto di Omega 3 acido grasso: sono i cosidetti “grassi buoni” che hanno un ruolo vitale nelle cellule del nostro corpo e che sembrano avere un’azione protettiva nei confronti del nostro sistema circolatorio.
Gli Omega 3 funzionano da agenti protettori del nostro organismo e abbondano nel pesce, nelle noci e mandorle ma si trovano anche in animali cresciuti ad erba.
Un altro elemento importante è il CLA (Conjugated linoleic acid), un’altra potente difesa contro i tumori che si trova in gran quantità anche nel latte e nel formaggio provenienti da bovini al pascolo. Anche la presenza di vitamine E risulta molto alta in queste carni.
Alle nostre latitudini si potranno avere capi allevati esclusivamente all’erba alla fine della primavera e dell’autunno. Di solito i nostri animali sono lasciati al pascolo fino a che non mancano tre o quattro mesi alla macellazione. Li chiudiamo in stalla e diamo loro il nostro fieno di erba medica e di prato polifita insieme al nostro schiacciato di cereali e favino aziendale.
Siamo molto interessati a conoscere cosa ne pensate in termini di gusto e gradevolezza della carne. Scriveteci.
Se volete saperne di più sui benefefici dell’allevamento al pascolo, leggete “Perchè allevare al Pascolo“.
Anna
ciao
complimenti per il sito è davvero bello ed interessante.
sto progettando un pascolo per bovini/ovini, potrei gentilmente sapere i tipi di erbe che usate voi e le percentuali tra graminacee e leguminose.
grazie
Buongiorno Rossano,
bisognerebbe seminare il prato polifita su un buon terreno con una buona struttura e fertilità.
L’ideale è un miscuglio che contenga 3/4 varietà di graminacee perenni, 3 tipi di trifogli perenni, e qualche altra leguminosa perenne, un pò di sulla e qualche brassicacea.
Riguardo alle varietà e specie da seminare dipende dalla zona in cui si trova (Nord, Sud Italia, montagna, pianura etc).
Carlo Noro consiglia sempre di guardare i prati spontanei che si trovano nella zona.
Noi stiamo ancora provando dei miscugli per trovare quello giusto per la nostra azienda.
Saluti
Anna