Quest’anno abbiamo cominciato a raccogliere le olive il 15 ottobre e devo ammettere che non è stata tra le migliori stagioni da quando abbiamo rimesso in produzione l’oliveto.
La fioritura è stata tardiva e imponente, ma poi quelle poche settimane di caldo torrido e improvviso hanno contribuito a far cadere la maggior parte dei fiori. L’estate è andata avanti con un agosto umido e relativamente fresco per cui si è sviluppata la terribile mosca olearia. Abbiamo utilizzato le trappole con le esche per monitorarle e per ridurne la presenza.
Alcune varietà di olive presenti nell’uliveto sono maturate più presto del solito, come il Frantoio. Altre invece, come il Leccino, sono state un po’ più tardive. Abbiamo raccolto precocemente, in tempi rapidi, e le olive erano belle sane e asciutte e anche l’olio di quest’anno è venuto ottimo (forse un po’ più delicato dello scorso anno), leggermente fruttato e appena piccante, gradevolissimo al palato. La produzione, invece, molto inferiore rispetto agli anni passati.
Così vanno le cose. Chi lavora in campagna non può non vedere, non sperimentare sulla propria pelle la mutevolezza altalenante del mondo. La nostra è una generazione veloce. Viviamo correndo, facendo e pensando sempre proiettati al futuro, al dopo, avviluppati in un’idea di crescita senza sosta, continua, stabilizzata, che adoriamo. È una sconfitta restare fermi, non raggiungere mete più alte: più soldi, più produzione, più vendite.
In campagna ogni tanto però si scende per terra e si fa esperienza dell’alternarsi della fortuna, che poi è anche l’alternarsi delle stagioni e quindi delle produzioni nell’orto e delle maggiori o minori nascite dei vitelli nel corso dell’anno.
Da fine novembre sarà in vendita il nostro olio extravergine di oliva biodinamico Solaria 2013.
Anna
Aggiungi un commento