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Pausa Estiva: Alcune Considerazioni

Pausa Estiva: Alcune Considerazioni

Con l’arrivo di agosto ne approfittiamo per fare una pausa estiva. Le attività aziendali sono dedicate alla cura delle mandrie, alla preparazione dei terreni, alla semina e alla piantagione dell’orto autunnale. Interrompiamo le vendite dirette di carne e verdura, lasciando solo la vendita di verdure in azienda fino alla fine del mese e poi chiudiamo l’ufficio.

È tempo ora per qualche considerazione sulla stagione. Un’estate strana questa del 2014.
Le temperature dalla seconda metà di giugno fino alla  fine di luglio sono state più basse di 5°C rispetto alla media e ha piovuto tanto. Siamo riusciti fortunosamente a trebbiare, prima delle piogge, tutti cereali e il favino grazie anche alla tempestività del nostro trebbiatore. E con il fieno di erba medica cerchiamo di sfruttare le finestre di tempo buono.

L’erba cresce e continua a crescere. Da una parte è una buona cosa perché le mandrie delle fattrici non consumano fieno. Dall’altra siamo costretti a continuare a trinciare perché ora sono le erbe infestanti a prendere il sopravvento e quindi non si finisce mai di pulire sotto le recinzioni e bonificare i pascoli.

La qualità e la quantità dell’erba è però scarsa per i vitelli all’ingrasso che sono in stalla dal primo di luglio. Siamo molto soddisfatti dell’incremento di peso dei vitelli lasciati all’erba da metà febbraio a fine giugno perchè sono in linea con il gruppo che abbiamo tenuto in stalla. Durante il mese di giugno sono stati appena inferiori: è da capire se è dovuto alla qualità dell’erba oppure al fatto che abbiamo pensato di introdurre un pò di mangime per abituarli gradualmente. È una pratica che avevamo già provato e che non ci aveva convinto.

Un altro fattore potrebbe essere la composizione del pascolo dove si trovavano i vitelli. In una parte del fondo, con le parcelle di terreno recintato a loro dedicate, si trova un pascolo ricchissimo di trifoglio da maggio in poi. Abbiamo subito notato che non lo pascolavano. Abbiamo spostato i vitelli su altri appezzamenti e la stagione favorevole faceva letteralmente crescere l’erba sotto i loro zoccoli. A giugno avevamo necessità di utilizzare tutti i pascoli disponibili e di nuovo non mangiavano volentieri i trifogli. Abbiamo dato loro del fieno di graminacee e hanno ricominciato a mangiare. A quel punto abbiamo mandato le fattrici marchigiane con i vitelli e il trifoglio è stato rasato.
azienda agricola boccea bovini al pascolo agricoltura biologica romaAbbiamo in programma la semina di un prato-pascolo permanente per l’ingrasso e stiamo valutando con attenzione la composizione del miscuglio. Useremo almeno 10 specie diverse tra graminacee e leguminose. Sarà importante capire le percentuali da usare per evitare la predominanza dei trifogli. Sarebbe molto interessante uno scambio di esperienze fra allevatori.

Quest’anno abbiamo usato anche per gli erbai utilizzati per il fieno un miscuglio di 3 leguminose e due graminacee con bei risultati sia sulla produzione che sulla qualità di foraggi. Per noi che usiamo il fieno per nutrire le mandrie al pascolo durante i mesi asciutti o freddi un buon fieno misto è fondamentale per assicurare il latte ai vitelli e la salute alle vacche. Gli animali in natura scelgono ciò che mangiano in base al bisogno e alla disponibilità della stagione; un fieno misto è comunque un tentativo di copiare la natura nella sua biodiversità.

Abbiamo acquistato un ripuntatore consigliato dal padre dell’agricoltura biodinamica in Australia, Alex Podolinsky. Il lavoro va avanti veloce, il terreno si area in profondità e la struttura non viene alterata.
azienda agricola boccea_ripuntatore

In questo momento non funziona internet in azienda e ho preso il libro di Masanobu FukuokaL’agricoltura secondo natura” in cui si professa la non lavorazione dei terreni e le consociazioni di trifoglio, orzo e riso. I due raccolti sono il riso e l’orzo e il trifoglio è un substrato che fertilizza i terreni. Ho riflettuto su un fatto che si è verificato in azienda. Abbiamo seminato un erbaio di avena argentina e trifoglio alessandrino. Il miscuglio sul campo era equilibrato e ad aprile prometteva un bel fieno. Poi in una settimana l’avena ha preso il sopravvento e mi sono ritrovata un campo di avena che ho trebbiato con un risultato apprezzabile.

Non so come affrontare la semina su sodo e le palline di semi ma le consociazioni tra cereali e leguminose potrebbero essere una strada da perseguire quasi più delle rotazioni. Vorrei anche provare a ripristinare una reale fertilità del terreno tramite un apporto sostanziale di sostanza organica o meglio di humus utilizzando una rotazione culturale che preveda l’uso dei prati pascoli, pascolati e gestiti con trinciature e strigliature avvicendati dopo circa 6 anni di utilizzo da parte del bestiame con culture da reddito come cereali, fave, girasole etc. per altri sei anni. Scrivetemi se avete fatto esperienze simili.

Sul fronte olio extra vergine di oliva  speriamo nell’arrivo di un bel caldo estivo anche torrido e asciutto per sfavorire lo sviluppo della mosca olearia.
azienda agricola boccea olio biologico biodinamico romaChe più che minare la produzione rischia di rovinarne la qualità. E come sempre anticiperemo quanto più possibile la raccolta. Il caldo asciutto, come il freddo, è un fenomenale regolatore degli organismi viventi che noi chiamiamo infestanti, perchè ne limita la proliferazione.

Arrivederci a settembre,

Anna

 

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