Ho raccontato alla mia cara amica Camilla Baresani, esperta di cibo e di cucina, oltre che scrittrice, del progetto di Azienda Agricola Boccea sull’allevamento dei polli al pascolo ruspantissimi. Le ho spiegato che sono alimentati con materie prime biologiche e anche prodotte in casa. Stiamo organizzandoci per avere la produzione di granaglie per i nostri polli che sia al 100% coltivata in azienda. Nei pascoli abbiamo inserito buche di letame compostato maturo, ricco di lombrichi e di insetti. Abbiamo discusso sul sapore delle carni avicole e che il sapore dei mangimi e del sistema di allevamento si ritrovi tutto nelle carni. Abbiamo anche parlato della frollatura del pollo ruspante. È un pollo che razzola libero per almeno 4 mesi. Come frolliamo a lungo la selvaggina, anche i nostri polli hanno bisogno di almeno 4 giorni di frollatura in frigo, a 4C°, soprattutto se raggiungono il rispettabile peso di 2/2,5 kg .
Mi ha anche suggerito un metodo di cottura per arrostire il pollo che ho provato. Mi ha raccomandato di scegliere un vero pollo, perché con questo metodo così semplice e basilare tutti gli aromi della carne si evidenziano. Mi ha anche garantito una pelle croccante e gustosa.
Mi trovavo a Milano in visita a mio figlio. Sono andata in macelleria e ho chiesto un vero pollo ruspante, che prontamente mi è stato consegnato con profusione di lodi. L’aspetto era un po’ ambiguo: troppo pallido, cosce troppo lunghe… insomma era sicuramente uno di quei polli a veloce accrescimento, che vengono poi acquistati quasi grandi e finiti di allevare a terra, in pollai con scarso spazio. Comunque ero curiosa di provare questo procedimento di cottura.
Ingredienti
- 1 pollo da 1,8/2kg
- Sale
- Pepe
Preriscaldate il forno a 140C°. Cospargete di sale e pepe il pollo (la mia amica mi diceva che non era in realtà necessario).
Ponete il vostro pollo (che deve essere a temperatura ambiente, non da frigorifero) su una griglia all’interno del vostro forno. Lasciatelo cuocere per un’ora. Poi giratelo e lasciatelo cuocere per un’altra ora. Purtroppo non tutti i forni sono uguali, quindi, se necessario, a fine cottura aumentate la temperatura del forno a 200C° e ventilate. Serve a garantire la croccantezza della pelle. Il consiglio però è di controllare sempre.
Il pollo aveva una bella pelle dorata. La carne era morbida e succosa. I grassi erano tutti colati dalla griglia sulla teglia.
Ricetta riuscitissima. Ottima procedura. Purtroppo il profumo della carne con questo sistema viene esaltato. E io ho cominciato a sentire i profumi e i sapori dei mangimi. I miei ospiti erano contenti e non si sono accorti di niente. Ascoltavano con curiosità il mio disappunt0 (non c’era la mia amica Camilla ). Ho promesso a tutti che ripeteremo in campagna, a Boccea, con un pollo vero.
Buon appetito!
Anna
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