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RESIDENZA PER ARTISTI SPAZIO GRIOT: SECONDO CONGRESSO DEGLI ARTISTI E SCRITTORI NERI.

UN PROGETTO DIVERSO DOVE LA MULTUDISCIPLINARITÁ E MULTICULTURALITA’ SONO PROTAGONISTE

RESIDENZA PER ARTISTI SPAZIO GRIOT: SECONDO CONGRESSO DEGLI ARTISTI E SCRITTORI NERI.

Villa Melia, la grande struttura situata nel cuore di Azienda Agricola Boccea che per anni nel corso dei mesi estivi ha ospitato turisti amanti della campagna e durante il resto dell’anno corsi ed eventi legati all’agricoltura  biodinamica e agroecologica, sarà ristrutturata e diventerà un magnifico centro per eventi privati e aziendali, arricchito da 5 camere da letto con accesso diretto al grande parco alberato. Si chiamerà OASI SOLE.

oasi solaria

Oasi Sole ante ristrutturazione

In questo momento di transizione, abbiamo deciso di ospitare una residenza per giovani artisti organizzata da SPAZIO GRIOT, dal titolo “SPAZIO GRIOT: Secondo Congresso Degli Scrittori e Artisti Neri”. La residenza si ispira allo storico evento del Secondo Congresso degli Scrittori e Artisti Neri, tenutosi a Roma dal 25 marzo al 1° aprile 1959. L’evento, che seguiva il congresso inaugurale di Parigi del 1956, fu organizzato da Présence Africaine e dalla Societé Africaine de Culture in collaborazione con l’Istituto Italiano per l’Africa.

La residenza è guidata da un guest mentor, Chris Cyrille, insieme a Johanne Affricot ed Eric Otieno Sumba e prevede scambi artistici e sessioni di lavoro con artisti, curatori e teorici internazionali.

Johanne Afffricot, che ricopre il ruolo di Curator-at-Large presso l’American Academy in Rome (2023–2024), ed è la direttrice artistica di SPAZIO GRIOT e GriotMag ci ha proposto una nuova esperienza che abbiamo accolto con molto entusiasmo e felicità.

SPAZIO GRIOT è uno spazio itinerante per la ricerca e il processo, la sperimentazione, la discussione critica e l’educazione nelle arti visive e performative, nella musica e nella letteratura. È radicato nella città di Roma e promuove e stimola la pluralità nella produzione artistica e culturale coinvolgendo persone afro-discendenti, così come del Sud Globale, in costante dialogo con le varie soggettività che compongono le nostre comunità plurali.

Quando si parla di sincronia degli eventi, bene, l’organizzazione di questa Residenza ne è un esempio concreto. Johanne Affricot in passato ha collaborato con Solaria, oggi è una curatrice affermata e ci ha proposto di unire le forze mettendo a disposizione lo spazio della villa per ospitare una residenza per giovani artisti. Nel frattempo avevamo accumulato un gran ritardo nella progettazione della struttura   e l’inizio dei lavori di ristrutturazione è slittato  a ottobre. Infine un gruppo di tre giovanissimi artisti e un curatore hanno deciso di voler partecipare a questa residenza. Saremo felici di aiutarli nella ricerca di materiali, paesaggi e prodotti della terra che li possano ispirare.

Si sta realizzando qualcosa di simbolico legato alla terra.  Era finito un ciclo. Tutto sembrava fermo; c’era un senso di sospensione. La presenza degli artisti, di curatori, teorici e filosofi sono i semi che rendono nuovamente vitale un luogo, un’idea, un progetto.

L’agricoltura che si ispira all’ecologia è anche essa un’arte. Un bravo agricoltore ama i suoi animali, i suoi campi, comprende il territorio, è saggio, sa aspettare, osserva ed è in grado di disegnare sulla tavolozza della terra paesaggi meravigliosi che noi diamo per scontati come una mandria di mucche al pascolo su prati ben gestiti oppure la bellezza e l’armonia delle forme  realizzate nelle  potature e le forme dei campi determinate dal governo delle acque e dalla presenza degli alberi.

bravo agricoltore

Gli agricoltori che praticano l’agro-ecologia sono anche scienziati, perché sanno come gestire il loro ecosistema, conoscono le piante domestiche e selvatiche e ne apprezzano le proprietà culinarie, nutraceutiche e curative. Gli agricoltori consapevoli hanno il dono della manualità. Non sono distaccati dalla terra, sono intellettuali che praticano la loro conoscenza.

L’artista è un creativo che usa la materia per esprimere e raccontare le sue idee.  I punti di contatto sono molti e vanno sperimentati e scovati. L’interdisciplinarità e la multiculturalità sono i percorsi per affrontare i temi ecologici più importanti per il benessere dell’uomo e la sua crescita culturale e spirituale nei prossimi anni.  La rappresentazione artistica ne è e sarà l’espressione.

Damiano Tata

 

Damiano Tata è nato nel 1997, vive e lavora a Roma. È un artista e producer italo-ivoriano che si ispira alle logiche dei sistemi biologici e computazionali complessi. Dal 2016 ha pubblicato musica e album sotto vari pseudonimi, oltre a produrre lavori di pittura, ceramica, installazione e arte digitale. Il suo lavoro recente esplora le forme appartenenti al mondo naturale e il modo in cui gli elementi tecnologici interagiscono con i comportamenti sociali emergenti e il fascino del post-naturale. Si è laureato all’Accademia di Belle Arti di Roma nel 2022.

 

 

 

 

Brianda Maxciel Carreras Santana (n. 1990, Santo Domingo), è un’artista multidisciplinare basata a Roma. Nella sua pratica artistica esplora la cultura afrotaina dominicana, usando il corpo Nero come filtro, segno, archivio ed eredità. Diplomata in Danza Contemporanea, laureata in Comunicazione Audiovisiva e con un Master in drammaturgia e sceneggiatura alla Silvio D’Amico, ha collaborato con artisti internazionali quali Silvia Calderoni, Ilenia Caleo, Emilia Verginelli, Michele Rizzo, Dora Garcìa, Wolfgang Prinz, Michel Gholam, Nadia Beugré, Andreco, Bob Kil, Nina Beier e Walé Oyéjidé. Le sue opere celebrano le radici culturali afro-taine della Repubblica Dominicana.

 

 

 

 Chef nigeriana di formazione Michelin, Immaculate Ruému combina cucine locali con prelibatezze globali, creando uno stile radicato nella semplicità e nell’apprezzamento culturale. Cresciuta tra la vita cittadina e quella contadina, ha sviluppato una passione per il cibo. Professionista poliedrica, lavora a Milano come chef di ristorante e gestisce un’attività come food writer, sviluppatrice di ricette, creatrice digitale e chef privata. Ha studiato Arti Culinarie professionali alla Chef Academy di Londra; ha conseguito una laurea in Amministrazione Aziendale alla European School of Economics e un Master in Management in Food & Beverages alla SDA Bocconi School of Management.

 

 

Chris Cyrille

 

Chris Cyrille è un poeta, scrittore e narratore di mostre che vive tra Guadalupa e Francia. Si è laureato alla Facoltà di Lettere, Filosofia ed Estetica dell’Università Paris 8 e ha lavorato per diverse riviste francesi e internazionali. La sua ricerca è focalizzata sulla letteratura anticoloniale e caraibica. È uno dei fondatori del progetto Mangrovité e attualmente sta portando avanti la sua ricerca curatoriale in filosofia sul Secondo Congresso degli Scrittori e Artisti Neri. Recentemente, ha curato due “ri-attivazioni” del congresso nella città di Firenze (2023, Villa Romana; The Recovery Plan).

 

 

 

 

Eric Otieno Sumba è uno scrittore ed editor, con una formazione in teoria sociale, economia politica, studi postcoloniali e critica d’arte. I suoi scritti sono stati pubblicati, tra gli altri, su Contemporary &, Africa Is a Country, Lolwe, The Guardian, GRIOTmag, Frieze, Sleek, Nataal, Monopol, Texte zur Kunst e Camera Austria. Attualmente è Editor per le pratiche di pubblicazione presso la Haus der Kulturen der Welt (HKW) di Berlino. In precedenza ha curato Rifrazioni (2023) e Sediments. After Memory (2022) a Mattatoio, Roma, con SPAZIO GRIOT.

 

 

 

 

Johanne Affricot è direttrice artistica, curatrice e produttrice culturale. È particolarmente impegnata nella creazione di spazi creativi quali dispositivi di ri-generazione in cui coltivare e disseminare collettivamente strategie e pratiche di immaginazione radicale che abbiano un profondo impatto culturale e sociale. Attualmente è Curator-at-Large presso l’American Academy in Rome ed è la direttrice artistica di SPAZIO GRIOT e GRIOTmag. I suoi progetti recenti includono le personali Studio 1. I Miss You So Much (2023), di Valerie Tameu; Il Mio Filippino. For Those Who Care To See (2023), di Liryc Dela Cruz (Mattatoio, Roma, 2023); il programma pubblico Riverberi (Mattatoio, Roma, 2024); Rifrazioni (Mattatoio, Roma, 2023); la collettiva e il programma pubblico Sediments:After Memory (Mattatoio, Roma, 2022); e il programma pubblico Chef Binta: Riformulare Le Tradizioni (Museo delle Civiltà, Roma, 2022).

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