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Le Stagioni e l’Orto di Agricola Boccea

Mi stupisco sempre quando vado a cena nelle case o in ristoranti conosciuti e trovo il carciofo alla giudìa a luglio oppure  i fiori di zucca a gennaio insieme a fagiolini  tenerissimi, ma insapori, oppure ancora le zucchine, le melanzane e i pomodori a febbraio e i radicchi in estate.
E’ vero che le verdure viaggiano in treno, in camion e forse prendono anche l’aereo ma perché desideriamo sempre quello che non c’è? Forse non sappiamo più quello che coltiviamo nel territorio in cui abitiamo e quando cresce.

Parliamo del Lazio e dell’Italia centrale.
È appena iniziato l’autunno e ancora abbiamo le fresche e dolci verdure estive. I peperoni raggiungono l’apice della bontà adesso e anche le zucchine e i fagiolini con le melanzane e i pomodori sono ottimi e lo saranno ancora fino a novembre grazie alle serre (fredde ovviamente nel biologico e biodinamico).
I porri e le zucche (che si conservano fino a gennaio e oltre) sono arrivati; le cipolle sono quelle estive che si conservano benissimo per mesi. Insomma le verdure e la frutta dell’inizio dell’autunno sono caratterizzate dalla dolcezza. Il sole estivo ha sintetizzato gran quantità di zuccheri nelle piante. Ci avviamo verso una stagione più fredda e ci servono zuccheri e più nutrimento. Sono in arrivo le cicorie, la bieta, i broccoletti e le rape rosse.
L’orto autunnale è però il regno indiscusso dei cavoli. A settembre iniziano e poi dominano incontrastati su tutte le altre verdure: il cavolo cappuccio rosso, il cavolo nero (che meraviglia la ribollita!), il cavolo romanesco; il siciliano e le cime di rapa; il broccoletto, il cavolo rapa che viene dall’est e il fantastico cavolo cinese che pochi conoscono e pochi da noi ancora comprano, ma è ottimo per variare sia cotto che crudo. Certo non tutti amano i cavoli per l’odore forte e pungente che fa portineria d’altri tempi. Ma se impariamo a cucinarli sono ottimi e nutrienti. Sono alimenti molto sazianti e quindi sono molti utili in un’alimentazione ipocalorica e nella stagione fredda invernale svolgono una preziosa azione disintossicante per il corpo e sono un potente antinfiammatorio. Sono ricchi di vitamine, potassio, ferro, calcio, fosforo, fibre e molte vitamine e antiossidanti. Sono ottimi e super sani anche crudi,tagliati a striscioline come le insalate.
Ci sono poi i finocchi, il sedano rapa e ancora il sedano nostrano, i radicchi di tutti i tipi. E tutto dura fino alle gelate di gennaio e febbraio.
Poi si ricomincia a marzo con le prime insalate delle serre e poi gli spinaci e finalmente il mitico  carciofo considerato al giorno d’oggi un autentico toccasana, che dovrebbe entrare nella quotidianità alimentare d’ogni individuo. Il segreto delle sue virtù risiede nella cinarina, la sostanza aromatica che gli conferisce il caratteristico sapore amaro e molte delle sue proprietà benefiche e terapeutiche. È ottimo all’inizio della primavera quando il corpo attraversa un periodo di passaggio e adattamento alla stagione primaverile e ci sentiamo gonfi, strani e fiacchi.
Troveremo anche gli asparagi, la bieta e i broccoletti ancora e poi ad aprile fave, piselli, cipollotti freschi e le prime zucchine e fagiolini delle serre. E poi a maggio pomodori, melanzane, basilico, cipolle. A luglio i friggitelli e i primissimi peperoni. Le insalate sempre o di serra o fuori. La verdura estiva è colorata e sugosa ricca di acqua e di vitamine diuretica e depurativa.
Ecco a voi una tabella riassuntiva degli ortaggi di stagione di Azienda Agricola Boccea: ci sono verdure buone per tutti!
Anna