Da un articolo del Guardian,
di Arthur Neslen 25-10-2018
Il parlamento Europeo ha da poco approvato una serie di provvedimenti che introducono una severa limitazione dell’utilizzo di antibiotici su animali da allevamento sani con lo scopo di fermare la proliferazione di super batteri resistenti a tutto.
Gli animali in Europa consumano molti più antibiotici degli umani. Vengono distribuiti insieme al cibo con l’intento di prevenire lo sviluppo e il contagio delle malattie.
Le condizioni di vita negli allevamenti sono spesso causa di grande stress per gli animali. Lo spazio limitato, il sovraffollamento, la qualità del cibo e la genetica spinta hanno reso necessario l’utilizzo di questi farmaci salvavita in maniera massiccia. Spesso sono anche utilizzati quando ci sono carenze e problemi di gestione nelle stalle.
Almeno 25.000 persone muoiono ogni anno nella Comunità Europea a causa di infezioni dovuti a questi super-batteri. Gli scienziati sono molto preoccupati e hanno messo in guardia del pericolo incombente se non si prendono le dovute cautele e provvedimenti.
La nuova legislazione entrerà in vigore nel 2022. Saranno proibiti gli antibiotici ancora riservati solo agli umani e sarà proibito l’utilizzo di qualsiasi antimicrobico senza ricetta.
I veterinari dovranno tenere una contabilità degli antibiotici prescritti. Ci saranno regole più severe riguardo ai mangimi contenenti stimolatori della crescita.
Ci saranno quindi antibiotici riservati unicamente all’uso umano che saranno prescritti con la dovuta attenzione per mantenerne l’efficacia.
Questo provvedimento costringerà numerosi agricoltori a migliorare le condizioni dei loro allevamento e a introdurre buone pratiche che migliorino il benessere animale per evitare che i nostri bovini, polli, maiali si ammalino!
Ci voleva l’avvento di un serio pericolo per la salute umana perché ci si rendesse conto che gli animali allevati non sono macchine ma entrano anche loro nel complesso circolo degli organismi viventi molto più collegati fra loro di quanto comunemente si abbia la percezione.
Altre misure proibiranno del tutto l’uso di antibiotici per migliorare le prestazioni degli animali o per sopperire alle carenze gestionali. Anche in caso di presenza di uno o pochi capi ammalati non sarà più possibile effettuare una profilassi di gruppo.
Questa sembrerebbe essere una vittoria per il benessere animale e per la salute pubblica. Con tutte le regole farraginose e la lentezza che la contraddistingue, la legislazione europea è all’avanguardia mondiale sui temi della salute pubblica e degli animali.
Piccoli passi, ma importanti, che stanno facendo capire quanto le pratiche agro-ecologiche siano fondamentali per la nostra agricoltura.
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