Pasqua è in arrivo e ogni anno a casa si preparava la prima vignarola. Un tripudio di verdure appena colte, le primizie dopo il lungo inverno, ottime da abbinare con arrosti, spezzatino e abbacchio pasquale. Ovviamente la si può gustare anche dopo le festività.
Da dove arriva questa ricetta, la vignarola, e a che deve il suo nome? La vignarola è una ricetta romana tipicamente primaverile. Sulle origini ci sono alcuni che sostengono si chiami così perché le verdure venivano coltivate tra i filari delle vigne. Altri affermano che derivi da “vignarolo”, nome tipico usato nelle campagne romane per indicare l’erbivendolo, il venditore di verdure.
Ne esistono varie versioni: una zuppa, un ricco contorno con o senza prosciutto o guanciale, con o senza patate. Vi propongo la versione vegetariana.
Ingredienti Vignarola
- 100 g di piselli freschi dolci sgusciati
- 100 g di fave fresche sgusciate
- 100 g Cipolline fresche
- 4 carciofi medi
- 40 g di bieta con le coste
- 1 spicchio d’aglio con la buccia
- olio extravergine di oliva
- sale q.b.
- pepe nero
Pulite i carciofi dalle foglie più dure e strofinateli con un mezzo limone per non farli annerire. Tagliateli a spicchi. Togliete la pelle alle patate novelle e tagliatele a pezzi un pò consistenti. Pulite le cipolline novelle. Sgranate le fave e i piselli.
Soffriggete in un tegame uno spicchio d’aglio con la buccia. Appena dorato, levatelo e aggiungete le cipolline novelle a pezzi. Appena diventano trasparenti, aggiungete la bieta e i carciofi. Aiutatevi con una forchetta o uno stuzzicadente per sentire se sono tenere.
Quindi aggiungete le fave e i piselli. Se necessario, aggiungete mezzo mestolo d’acqua per non fare asciugare troppo. A questo punto mettete un pò di sale e del pepe macinato fresco. Non fate stracuocere le verdure.
La Vignarola è pronta. Ottima insieme allo spezzatino di manzo.
Buon Appetito!
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